09/08/13

Valentina Roselli alchimista della quotidianità

di Maria Francesca Palmerio

Un insegnate di sostegno, una casalinga, un esperto di dialettologia, una professoressa di greco, un laureando in teologia. Valentina Rosselli, artista torinese che vive e lavora ha Venezia ha incontrato loro e tanti altri per comprendere i significati e le storie che compongono un luogo specifico. Ascoltare, guardare, raccogliere oggetti. Molto concreto il lavoro di un'artista dall'animo nomade che, affascinata dal l'esotismo e dall' "altro", ogni qual volta che penetra in una nuova realtà spaziale, sociale e culturale trova la sua chiave per mostrare cosa vede nella diversità.

valentina roselli

Stupisce il rigore metodologico che caratterizza la sua ricerca, uno scientismo emotivo, si potrebbe affermare, con il quale raccoglie le informazioni che subito danno forma a un processo costitutivo e quindi all'opera. Questo lavoro, i suoi lavori in generale, non possono essere definiti semplicemente prodotti di un processo: il risultato è il processo stesso e l'opera conclusa presenta sempre una continuità di fruizione, un futuro della stessa visione. 


Le intuizioni di Valentina Roselli trasformano l'elemento oggettuale di partenza ma continuano a significare e a dar voce all'origine. 
Nell'installazione "Aprire il centro" ogni parte della composizione rappresenta la quotidianità di un luogo e, contemporaneamente, dallo stesso titolo si evince il bisogno e lo stimolo a vedere diversamente l'oggetto; il troncamento non si chiude con una ricomposizione pedissequa dall'altro lato dell'istallazione, bensì avviene una metamorfosi totale. Gli oggetti diventano parole, le parole stesse subiscono una rilettura metrica e linguistica rispetto alla tradizione radicata, dunque un canto popolare - ascoltato durante i giorni di ricerca - si apre alla trasformazione metrica, ritmica e sintattica dettata dalla lingua inglese, aprendosi all'ecumenismo.

 

Nata a Torino nel 1986, vive e lavora a Venezia. Si forma in Accademia Albertina di Belle Arti, Torino e in Kuvataideakatemia, Helsinki, nell’ambito della residenza Premio Passaporto Unicredit. Si laurea nel 2012 in Progettazione e Produzione delle Arti Visive - Iuav, Venezia. Nel 2012 è stata assegnataria degli studi d'artista della Fondazione Bevilacqua La Masa.

Ha partecipato ai progetti: Padiglione Crepaccio durante l’ultima Biennale di Venezia a cura di Caroline Corbetta, ‘Beyond Death: Viral Discontents and Contemporary Notions about AIDS’ per la 54° Biennale di Venezia; “Mirroring” progetto di residenza promosso da Associazione E, Nuova Icona e Emirates Foundation (2011); FESTIWALTZ (in corso), con l'antropologa Valentina Bonifacio. Tra i workshop: Fondazione Spinola Banna (con Peter Friedl, poi con The Otolith Group).

Il suo lavoro si sviluppa attraverso i media più vari e si muove tra i temi dell'esotismo e percezione di immaginari collettivi.

valentina roselli

 

 valentina roselli

Questa è una delle sette opere selezionate che arriveranno dall'Aquila (dove verrà conclusa il 31 agosto la rassegna d'arte del Mercato degli Spiriti, mostra in cui quest'opera e le altre sono attualmente esposte) e che a fine settembre si sposteranno per la mostra "Atmosfere" proposta alla Fondazione Bice Bugatti Club da Anna Dusi insieme a chi scrive. 

Il territorio sarà il tema sul quale si inviterà a riflettere, un territorio inteso sotto le varie sfaccettature e rappresentato attraverso i media più disparati.