Marisa Caichiolo raffinata interprete del mondo femminile
di Paola Gaviraghi
La pelle, il mondo femminile ecco alcuni dei campi di indagine dell’artista argentina Marisa Caichiolo, da Heart per l’inaugurazione della sua mostra “Under the skin: emptyness” che dopo aver toccato l’estremo oriente e il mondo arabo giunge anche in Italia. Un percorso nel quale l’autrice è riuscita a far emergere il filo rosso che unisce l’emisfero femminile pur passando attraverso diverse culture e diversi modi di interpretare la donna. Il lavoro della Caichiolo fa emergere le domande e il grido delle donne, sorprendentemente simile in tutto il mondo, attraverso le sue immense vesti: simboli del bene e del male, delle costrizioni, ma anche delle identità sociali. Un gioco di contrasti che viene agito dalle modelle e interpretato durante le performance offrendo al pubblico uno spettacolo espressivo sempre nuovo e dai toni forti, in cui la richiesta di libertà dalle prigioni sociali e culturali si leva sopra a tutto . “Un vero inno alla donna come spirito e come corpo” scrive Simona Bartolena: “nella ricerca della Caichiolo aleggia una spiritualità sottile, direi quasi un misticismo avvolgente, che parte dalla riflessione individuale per arrivare a tutti con una notevole forza espressiva.”
Un lavoro imponente che coinvolge diverse competenze, la realizzazione degli immensi abiti dei video, delle foto e infine le performance. Quando le chiediamo: perché la scelta dell’installazione sia il linguaggio preferito dagli artisti contemporanei. Marisa risponde: “Perché l’arte è comunicazione. Per molti artisti è più semplice usare le installazioni piuttosto che altre tecniche magari più classiche. Ad esempio con la pittura non puoi mentire si vede subito se non sei un buon pittore. L’idea non basta.”
Nel video Marisa Caichiolo ci guida attraverso il suo lavoro e la sua ricerca artistica.
Under the skin: empitness
Heart Spazio Vivo
Via Manin 2, Vimercate